e fu li che si sentì vulnerabile all’odio…quando, camminando in modo spensierato e accaldato, sentì da un’auto una frase che culminava col un termine che lo fece rabbrividire ( per fortuna, non lo aveva mai sentito)….”negro”. Si girò verso la sua sinistra e scorse il volto dolcissimo di un ragazzo migrante, si rigira e si scoprì ad attendere che quel vigliacco in auto si fermasse per urlargli contro, per prenderlo di petto e scaricargli tutto l’odio che aveva contro ogni pregiudizio, contro ogni forma di pensiero che potesse ledere la libertà di chiunque. Chi era colui che poteva rovinare con la sua ignoranza la tranquillità altrui? ignoranti, rozzi, miseri pensò….ma quell’auto codarda e sporca non si fermò, il suo in potenza odio restò tale…rdn