Mi avvolgesti d’improvviso le mani
mi guardasti d’improvviso negli occhi
ed io con antico pudore mi ritirai
e dentro esplosi…
Che condanna la mia compagnia,
che meraviglia la tua insolenza che con santa pazienza ha scorto in me quei fuochi assordanti,
pronti ad accendere sorrisi toccanti,
capaci di spegnersi ad ogni tocco sfuggente.
Sii il vero, sii il leale,
capovolgi il tuo dentro e mostrati a me
angelo o mostro senza etichetta.
I miei fuochi alimenti con terra inquinata che io ripulisco e mi vivo, ti vivo, mi sento, ti sento
Essere umano, imperfetto e prezioso, nato artigiano avvolgimi ancora e alimenta felice la mia perfezione di essere umano……rdn