Dimmi che non e’ questo dimmi: domani sarà diverso, domani sarà altro
La gioia sta finendo e voglio ancora abbagliare di sorrisi ma nemmeno rido più
La mia voce è senza speranza nelle tue mani le mie illusioni intrappoleranno l’acqua un giorno e il sole apparirà in un dipinto
Tu dove sei ora? urlami la tua disperazione coraggio, mostrami le tue mani sporche toccami con la tua lingua arida
Sono affamato di luce e di pace di suoni e di mondi diversi questo ci ha feriti, ci ha mentito, ci ha tradito Ridammi il mio mondo, il mio raggiante volto, la scoperta rivoglio, la meraviglia ritorni
La grande utopia non rianima ora, nelle tue mani le mie ricchezze ingabbieranno le voci e cuciranno le labbra,
tu chi sei ora? quale volto userai ancora per ingannarmi?
la mia vita non conta le mani sono ferme, sono in alto, le mani sono vuote, non trattengono alcun colore
il dolore è rassegnato, le possibilità terminate
tu uomo chi sei, dove sei? pur in ginocchio a far la rana nelle tue lacrime non cambierai il tuo profilo
la tua morte antica ritornerà a far paura incastrerai te stesso tra le armi potenti, nelle armi impotenti di poteri senza senso, tra poteri senza peso, in poteri senza schiavi, in poteri senza guerre.